Ieri è nata un'avventura.
Giuditta Peliti ha portato intorno al tavolo di Banca Etica venti talenti in cerca di un futuro migliore per tutti.Storie diverse di impegno sociale nei quartieri, tra migranti, in difesa di diritti civili, per affermare l'orgoglio LGBT.
Il sogno del Co-Housing tentato e sfuggito. La voglia testarda di riprovarci.
"Se mi innamoro del progetto lo faccio."
Assieme al sogno abbiamo discusso di realtà. Al tavolo avvocati, architetti, medici, economisti. Attivisti e tecnici entrambi motivati.Si è parlato di costruire socialmente responsabile, di fondi di investimento immobiliare no profit, di rigenerazione urbana.
"Il Co-Housing è cambiare il quartiere e il territorio,
non un immobile dove chiudersi."
non un immobile dove chiudersi."
"Quello che è difficile per 20 persone
diventa fattibile per 20 volte 20 persone."
Giuditta ci chiama all'ordine. Stila la lista dei nomi, propone di organizzare incontri di lavoro su ciascuno dei temi sollevati, con un ordine del giorno operativo.diventa fattibile per 20 volte 20 persone."
Ci vedremo a settembre ma on line circoleremo informazioni, proposte, contatti. Luglio e agosto non passeranno senza cambiamenti. Città, mare o montagna ci cercheremo, parleremo e costruiremo il futuro in cui crediamo.
Grazie Giuditta.
Oh, caspita, grazie a voi e perdonatemi se leggo questo vostro post con un mese (meno tre giorni) di ritardo... Mi ha emozionato, ma mi emoziona di più camminare insieme in questa avventura....
ReplyDelete