Wednesday, December 19, 2018

ALTRI.IMMAGINARI Primo successo del Gruppo di Scrittura

Entro nell'antro ... Forte Prenestino, sala "Intherferenze". Mi manca il respiro per il fumo libero e chiedo gracchiando di Malatempora. Si il posto e questo. Maya mi riconosce senza avermi mai visto (sono l'unico coi capelli bianchi) mi viene incontro e mi abbraccia. "Sei Nicola, Età Beta Uno?" "Si, no, cioè sono Nicola ma sono Età Beta Due. Cioè, non si sa, forse Età Beta Uno, forse Età Beta Due." Mi porta all'angolo, vicino al microfono, e comincia a ravanare nel borsone estraendo un volumetto patinato. Sulla copertina il busto seminudo di una donna, bianco argento, testa rasa, un cerotto rosso a croce su un capezzolo. È "ALTRI.IMMAGINARI" la collezione di racconti pubblicati da Golena edizioni in cui sono pubblicati anche i nostri. Mi dà la copia limited edition per gli autori.


Malatempora è un collettivo che ha lanciato una selezione di racconti "dove protagonista sia il corpo che desidera e racconta in tutte le sfaccettature del margine e del confine". “Età Beta”, la sventurata, rispose.
“Età Beta” è il nostro collettivo di scrittori in erba … ultrasessantenni LGBT. Ci siamo chiamati così per descrivere la nostra età non competitiva. Non abbiamo voglia di protagonismo e abbiamo scelto l'anonimato degli pseudonimi. Ora però siamo in ballo. Dovrò leggere davanti a tutti le nostre intime esternazioni. Dando una scorsa agli altri titoli: ... Ladri di robot ... Bidè ... Soffocone ... Il ragazzo con la fica ... La sveltina ... Fiche Urbane ... La carne dell'elettricista ... Holy T Shot ... Zoccola ..., mi convinco che i nostri racconti sono forse i più casti. Però, quando leggendo pronuncio "cazzo" per la prima volta mi intimidisco e tengo gli occhi bassi sul foglio, senza guardare più negli occhi le tante ragazze e i pochi ragazzi che ascoltano. Nonostante fumo e emozione arrivo al termine.



Dopo altre letture cominciano gli interventi. Siamo lodati per il coraggio di aver sdoganato la sessualità dell'anziano, per il linguaggio diretto, per la naturalezza delle descrizioni. E già: "Fu una cosa del tutto naturale", avrebbe ripetuto Sandro Penna.
Intanto dal racconto di Greta, un'altra autrice, nasce un progetto. Il racconto parla di un gruppo eversivo di donne che mostrano fiche slabbrate a innocenti maschi e scappano via. L'idea piace. Fioccano iscrizioni al movimento. Una truccatrice si offre di invecchiare le fiche delle giovanette per traumatizzare ancora di più i maschi. Sono tentato di difendere la bellezza della carne frolla ma capisco che il politically correct è fuori luogo. Qui tutto è lecito, anche fumare nel locale.
A tutto c'è un limite e guadagno la porta per respirare. Mi blocca un orsone. Due metri pelosi e robusti che cominciano ad elogiarci. "Il racconto è cinematografico", dice. Ci vuole ... per un film! Dai, noooooo, ma questo è un delirio. No lui è serio. È l'organizzatore di "Hacker Porn Film Festival" un legittimissimo festival del proibito.


Ascolto, mi esalto, prometto ... è iniziata una nuova carriera. È nata una stella!
Età Beta Due

2 comments:

  1. Congratulazioni e auguri ai neo autori. Leggeremo le loro opere !

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  2. sorpresa, lieve spiazzamento, velo di euforia, ecco cosa ho provato leggendo il post, perchè sì mi tocca, mi riguarda eccome, partecipando anche io al gruppetto di scrittura Età Beta! Provare a portare alla luce della scrittura i nostri immaginari erotici, e vederli ora proiettati in una possibile "luce della ribalta" non è per noi cosa da poco. Scopro oggi che anche altri condividono con noi questi azzardi, sdoganare cioè a 360 gradi la sessualita/affettività di noi gay over 60 da censure di vario tipo, ultima quella sul diritto del dettaglio esplicito alla scena e ad un senso, mi riempie di slancio, tanta solitudine , forse, è alle nostre spalle

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