Friday, December 21, 2018

TO HOUSING Housing Sociale LGBT


Il 12 dicembre 2018 é una data storica per il movimento LGBT italiano: a Torino è stato ufficialmente presentato
TO HOUSING
“il primo progetto di co-housing sociale per accogliere persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) in grave difficoltà” pilotato e coordinato dall'associazione QUORE.

L'evento é stato ospitato nei locali di OFF TOPIC, spazio culturare del Torino Youth Center, in una zona ex operaia, ex periferica, ex marginale di Torino ora in via di riqualificazione anche grazie alla presenza del Campus Luigi Einaudi.


Musica, poesia, partecipazione vibrante, ottimo rinfresco o meglio riscaldo, vista la temperatura
piuttosto rigida, hanno arricchito la presentazione del progetto che per la prima volta in Italia offre accoglienza a 24 ospiti LGBT in 5 appartamenti di proprietà ATC (Agenzia Territoriale per la Casa di Torino).


Era anche prevista una visita agli appartamenti alla quale non ho partecipato per pigrizia: ammetto di non essere perfetto.
La struttura é destinata a sanare, con una permanenza media di 8 mesi, non solo un'emergenza abitativa ma anche ad attivare percorsi di re-inserimento sociale a favore di giovani tra i 18 e i 26 anni allontanati dalle famiglie perché gay/lesbiche, migranti e rifugiati omosessuali, anziani LGBT in condizioni economiche e sociali precarie, persone transessuali e transgender.


Per una descrizione esaustiva e dettagliata del progetto rimando al sito di Quore, anima e motore dell'iniziativa che ha posto in essere tutte le strategie che hanno permesso la realizzazione del progetto.
Quello che vorrei sottolineare è che il progetto senza fini di lucro ha potuto essere realizzato grazie al lavoro sinergico di una serie di enti e realtà pubbliche e private che hanno creato una rete solida ed efficiente: il 57% del budget impegnato è di enti pubblici, il restante 43% proviene da privati.
Per intenderci: IKEA, Iren, Bentley SOA, Philips, Cooperativa Di Vittorio, La Banca delle Visite e
Medi.ca hanno contribuito in solido, affiancandosi al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città di Torino, ATC – Agenzia Territoriale per la Casa di Torino.


Un altro aspetto importante è che “TO HOUSING è sviluppato per consentire la replicabilità anche in altri contesti, che potranno ispirarsi alla stessa metodologia di networking e alla strategia di collaborazione...” cito direttamente dalla cartella stampa.
Mi pare che ci siano ragioni sufficienti per stringere un'alleanza profonda tra Agapanto e Quore anche perchè in collaborazione con la Città di Torino è in via di verifica “la fattibilità di una iniziativa di co-housing rivolto alla popolazione LGBT sul territorio torinese”. Vale a dire quello che Agapanto sta facendo a Roma, con la differenza che a Torino stanno lavorando all'intero progetto da circa 10 anni, e l'esperienza, si sa, è un patrimonio inestimabile.
Ciao
Roberto N. Robotti

Wednesday, December 19, 2018

ALTRI.IMMAGINARI Primo successo del Gruppo di Scrittura

Entro nell'antro ... Forte Prenestino, sala "Intherferenze". Mi manca il respiro per il fumo libero e chiedo gracchiando di Malatempora. Si il posto e questo. Maya mi riconosce senza avermi mai visto (sono l'unico coi capelli bianchi) mi viene incontro e mi abbraccia. "Sei Nicola, Età Beta Uno?" "Si, no, cioè sono Nicola ma sono Età Beta Due. Cioè, non si sa, forse Età Beta Uno, forse Età Beta Due." Mi porta all'angolo, vicino al microfono, e comincia a ravanare nel borsone estraendo un volumetto patinato. Sulla copertina il busto seminudo di una donna, bianco argento, testa rasa, un cerotto rosso a croce su un capezzolo. È "ALTRI.IMMAGINARI" la collezione di racconti pubblicati da Golena edizioni in cui sono pubblicati anche i nostri. Mi dà la copia limited edition per gli autori.


Malatempora è un collettivo che ha lanciato una selezione di racconti "dove protagonista sia il corpo che desidera e racconta in tutte le sfaccettature del margine e del confine". “Età Beta”, la sventurata, rispose.
“Età Beta” è il nostro collettivo di scrittori in erba … ultrasessantenni LGBT. Ci siamo chiamati così per descrivere la nostra età non competitiva. Non abbiamo voglia di protagonismo e abbiamo scelto l'anonimato degli pseudonimi. Ora però siamo in ballo. Dovrò leggere davanti a tutti le nostre intime esternazioni. Dando una scorsa agli altri titoli: ... Ladri di robot ... Bidè ... Soffocone ... Il ragazzo con la fica ... La sveltina ... Fiche Urbane ... La carne dell'elettricista ... Holy T Shot ... Zoccola ..., mi convinco che i nostri racconti sono forse i più casti. Però, quando leggendo pronuncio "cazzo" per la prima volta mi intimidisco e tengo gli occhi bassi sul foglio, senza guardare più negli occhi le tante ragazze e i pochi ragazzi che ascoltano. Nonostante fumo e emozione arrivo al termine.



Dopo altre letture cominciano gli interventi. Siamo lodati per il coraggio di aver sdoganato la sessualità dell'anziano, per il linguaggio diretto, per la naturalezza delle descrizioni. E già: "Fu una cosa del tutto naturale", avrebbe ripetuto Sandro Penna.
Intanto dal racconto di Greta, un'altra autrice, nasce un progetto. Il racconto parla di un gruppo eversivo di donne che mostrano fiche slabbrate a innocenti maschi e scappano via. L'idea piace. Fioccano iscrizioni al movimento. Una truccatrice si offre di invecchiare le fiche delle giovanette per traumatizzare ancora di più i maschi. Sono tentato di difendere la bellezza della carne frolla ma capisco che il politically correct è fuori luogo. Qui tutto è lecito, anche fumare nel locale.
A tutto c'è un limite e guadagno la porta per respirare. Mi blocca un orsone. Due metri pelosi e robusti che cominciano ad elogiarci. "Il racconto è cinematografico", dice. Ci vuole ... per un film! Dai, noooooo, ma questo è un delirio. No lui è serio. È l'organizzatore di "Hacker Porn Film Festival" un legittimissimo festival del proibito.


Ascolto, mi esalto, prometto ... è iniziata una nuova carriera. È nata una stella!
Età Beta Due

Tuesday, December 18, 2018

TERZO TEMPO

L'associazione Agapanto organizza il workshop residenziale dal titolo:
TERZO TEMPO: 
ALLA RICERCA DEL PIACERE DEL “DOPO PARTITA”
Uomini e donne omosessuali nella prospettiva del Cohousing
Albano Laziale - dal 15 al 17 febbraio 2019

Nel rugby, in qualsiasi parte del mondo, dalla Russia al Canada, dal Sud Africa alla Nuova Zelanda, terminata la partita sul campo, i componenti delle due squadre, che fino poco prima si sono affrontati senza esclusione di colpi, si ritrovano nella convivialità, arbitro compreso. Questa consuetudine è conosciuta con il nome di terzo tempo, una grande festa che si svolge in modi diversi a seconda delle tradizioni del luogo. Per chi non conosce il gioco del rugby può sembrare un’assurdità. Soprattutto se si pensa che le stesse persone, che sono ora abbracciate cantando con un boccale di birra in mano, pochi istanti prima si rivaleggiavano con furore agonistico. Ma per qualsiasi rugbista, dopo il fischio dell’arbitro e a prescindere da come sia finita la gara, si depongono le armi e ci si ripresenta per il terzo atto che è la conclusione definitiva del match in uno stare insieme amichevole e nel piacere della condivisione.
Abbiamo quindi pensato che il terzo tempo del rugby possa rappresentare una bella metafora per immaginare nuove fasi delle nostre vite, nelle quali - sollevati da molti degli impegni del consorzio umano - il tempo libero che avremo (probabilmente sempre di più col passare degli anni) possa essere pensato in un modo creativo, piacevole e condiviso.
Il workshop avrà come obiettivo un approfondimento e un confronto proprio su questi tre aspetti (creatività, piacevolezza e condivisione), nella prospettiva di un progetto realistico di coabitazione, rivolta principalmente a persone omosessuali, intesa in modo originale e consapevole e, soprattutto, adattata alle esigenze di chi vuole aderirvi.
Per farlo proveremo a offrire ad ognuno/a uno spazio di consapevolezza in cui ascoltare il proprio corpo, le emozioni e i pensieri. Cercheremo di dare voce, nel gruppo e con il gruppo, ai desideri profondi per osare a trasformarli in progetto, superando paure e difficoltà e per cercare di realizzare nel modo migliore le scelte di vita che sentiamo giuste per noi e per il nostro benessere.
Informazioni:
Il workshop è principalmente rivolto a uomini e donne omosessuali che intendono realizzare un progetto di Cohousing. È comunque benvenuto/a anche chi è solo incuriosito/a dal tema.
Consisterà in un percorso esperienziale e relazionale che si articolerà in moduli di mezza giornata ciascuno, in cui verranno proposte attività e incontri di condivisione, in plenaria o in piccoli gruppi, con un filo conduttore che permetterà di cogliere aspetti diversi e complementari del tema proposto.
Sarà volto al confronto e alla condivisione dei vissuti e delle storie di ognuno/a, in un contesto facilitato e protetto. È richiesta una partecipazione attiva, pur nel rispetto dei limiti e delle disponibilità di ciascuno. Saranno esclusi gli arrivi tardivi o le partenze anticipate che inevitabilmente interferirebbero con la dinamica del gruppo.
L’arrivo dei partecipanti  è previsto a partire dalle ore 18,00 di venerdì, 15 febbraio 2019 presso Centro S. Girolamo Emiliani (Largo S. Girolamo Emiliani, 1 - Albano Laziale) e la partenza è prevista per le ore 17 di domenica, 17 febbraio.
Costi e modalità del pagamento
La quota di partecipazione è di € 150,00 a persona*.
Al momento della prenotazione, entro il 25 gennaio 2019, si richiede un bonifico di € 30,00 a titolo di caparra a favore di:
Associazione Promozione Sociale Agapanto.      IBAN: IT84 F 02008 05057 000105207091
con la Causale:  Weekend Terzo Tempo
La quota comprende:
la pensione completa a partire dalla cena del venerdì, 15 febbraio fino al pranzo di domenica, 17 febbraio 2019.
il pernottamento avverrà in camere a due/tre/quattro letti con bagno, fornite di lenzuola ed asciugamani. Si consiglia un abbigliamento comodo sportivo.
* Se hai problemi economici comunque non rinunciare, contattaci e troveremo insieme una soluzione..
Iscrizione
Per iscriverti usa la scheda on line  oppure chiama il coordinatore del "Terzo Tempo" Nicola Di Pietro (+39) 3393021294

Wednesday, October 3, 2018

BUON KARMA A TUTTI

WELCOME
Ripresa delle attività sociali.
Ieri incontro conviviale. Mancavano cibi e bevande ma non la voglia di stare assieme. Presenti le colonne storiche. Finalmente ci siamo raccontati un po' senza parlare di progetti.
Alberto con la sua vita migrante. Nino e Biagio già coabitanti e in corso di trasferimento.
Da futuri condomini ci siamo interrogati sui nostri "no". Animali, fumo, intolleranze alimentari, rumori ... sesso.
Sesso si!
Abbiamo concluso.
Dopo un po' ci ha raggiunto Giacomo. Un "nuovo". Lo ringraziamo per l'energia e le idee che ci ha portato. Per ragioni diverse anche lui cerca casa ed è aperto alla coabitazione. Ha idee molto concrete per noi tutti. Gli chiederemo di raccontarsi su questo blog.
Così continuiamo la nostra avventura fatta di circostanze fortuite, incontri casuali, che dovevano accadere.
缘分 yuánfèn
lo chiamano i cinesi, "coincidenza fatidica", le cui cause e forze motrici si dice che siano le azioni fatte in precedenti incarnazioni.
BUON KARMA A TUTTI

Friday, August 31, 2018

I COHOUSING CHE CI PIACCIONO

MADRID VIENE A ROMA

ACCORRETE NUMEROSI !
Domenica 9 settembre
Verrà proiettato il film
sul Co-Housing madrileno
di Silvia Maggi e Silvia Radicioni
a "Le Cagne Sciolte", via Ostiense 137, Roma
Seguiranno informazioni su orario.
(Clicca su titolo per il trailer 
https://vimeo.com/141313333)

Monday, August 27, 2018

I COHOUSING CHE CI PIACCIONO

Riceviamo da Stefano un nuovo amico e pubblichiamo.
TENDE INDIANE

Mi chiamo Stefano, ho 44 anni abito in Toscana.
Sensibile, dolce, energico, praticante yoga, atletica leggera, ex calciatore a medi livelli.
Come tante persone...denuncio difficoltà a vivere liberamente l' omosex / bisex, in una società aggressiva, competitiva, a volte maleducata, spesso intollerante verso la diversità.. .
Ho fatto coming-out con parte della mia famiglia, mi hanno risposto che sono malato, che non devo raccontare di me a nessuno e che posso andarmene anche all' estero...
Trovo difficoltà a portare la maschera tutti i giorni al lavoro...con i vicini...una tortura...
Mi piacerebbe fare la vostra conoscenza 😊
Vorrei avere nuove amicizie, un nuovo ambiente lavorativo (anche manuale di bassa professionalità, poco stipendio) abitativo.
Sono 27 anni che lavoro, dei quali 23 per una multinazionale, ho un discreto stipendio, non è poco mi rendo conto.....ma un contesto a dir poco ostile....
Ho una casa di proprietà (con mutuo) sarei disposto a venderla e rinvestire il denaro in un progetto comunitario, oppure usufruirne un po' del ricavato, per 1 anno sabbatico, ma costruttivo, magari insieme a nuovi amici.
Lavorare in armonia, vivere in buona compagnia, dove ognuno possa ESSERE SE STESSO 😊 rispettando anche la privacy, ci mancherebbe.
Scusate se mi sono dilungato e se mi sono permesso di fare delle "richieste" non pretendo nulla, ci mancherebbe, ma la possibilità di conoscervi, vostri impegni permettendo...lo capisco...

....

Non vorrei sembrarvi supponente, mi permetto di fare alcune considerazioni personali, di pancia, di cuore, magari l' avrete già fatte 😊
1- Credo che una comunità debba essere composta da persone di varie età 30 / 40 / 50 / 60 anni, anche per dare assistenza, proiezione futura, continuità.
2- Apprezzo una comune vista come una forma di tribù indiana ognuno nella propria tenda, nel proprio spazio, ma non recluso.
3- Apprezzo dinamicità, un ambiente sportivo, ma non agonistico, giocoso: camminate, lavori di manutenzione ordinaria, ping-pong, minigolf, tombola, in modo da ricreare un ambiente ENERGETICAMENTE VITALE, POSITIVO. Un' ambiente giovanile / giocoso incide positivamente sulla salute fisica ed emozionale.
- Avere una proiezione futura positiva dona quiete, come anche sapere che ci sarà un seguito dopo di noi.
- Dinamicità, movimento energizzano il corpo e donano benessere (mio padre ha 76 anni, da una mano all' agriturismo di mia cugina, sembra abbia 30 anni, forza fisica, resistenza, occhi brillanti) da non credere......
- Un' ambiente solare, vitale, giocoso, gioioso è di sostegno per la salute mentale, fisica, emotiva.
- Il rispetto degli spazi è importante, come condividere (quando si vuole e con chi si vuole) libertà di scelta, nessuna forzatura a parer mio, magari consigliare ad aprirsi con tutti, ma questo è un argomento delicato.
Ci vuole rispetto, delicatezza, sensibilità verso l' altro / a.
Anche, musica, film aiutano a donare relax, buon umore.
Impianto stereofonico in casa.
La cura dell' ambiente casalingo è fondamentale.

Thursday, August 2, 2018

Thursday, July 12, 2018

INCONTRO AL MUNICIPIO V

Il nostro progetto ha ascolto!
In un clima amichevole e professionale abbiamo potuto verificare i punti di forza e di debolezza del nostro piano, capire come rapportarsi alle istituzioni pubbliche e cosa aspettarsi.


Ora, seguendo le indicazioni ricevute, ci mettiamo al lavoro per stendere un progetto formale, anzi due: il progetto "Berlino" che abbiamo coprogettato con la cooperativa Il Gabbiano, che resta l'obiettivo a lungo termine, e un progetto pilota, che lanceremo in autunno, di affitto di un appartamento di 4-8 camere, per i soci in disagio abitativo o comunque pronti oggi a trasferirsi in un Co-Housing di piccole dimensioni.
Niente pausa estiva!

Tuesday, July 10, 2018

Incontro Banca Etica sul Co-Housing

Ieri è nata un'avventura. 
Giuditta Peliti ha portato intorno al tavolo di Banca Etica venti talenti in cerca di un futuro migliore per tutti.
Storie diverse di impegno sociale nei quartieri, tra migranti, in difesa di diritti civili, per affermare l'orgoglio LGBT.
Il sogno del Co-Housing tentato e sfuggito. La voglia testarda di riprovarci.

"Se mi innamoro del progetto lo faccio."

Assieme al sogno abbiamo discusso di realtà. Al tavolo avvocati, architetti, medici, economisti. Attivisti e tecnici entrambi motivati.
Si è parlato di costruire socialmente responsabile, di fondi di investimento immobiliare no profit, di rigenerazione urbana.

"Il Co-Housing è cambiare il quartiere e il territorio,
non un immobile dove chiudersi."

"Quello che è difficile per 20 persone
diventa fattibile per 20 volte 20 persone."

Giuditta ci chiama all'ordine. Stila la lista dei nomi, propone di organizzare incontri di lavoro su ciascuno dei temi sollevati, con un ordine del giorno operativo.
Ci vedremo a settembre ma on line circoleremo informazioni, proposte, contatti. Luglio e agosto non passeranno senza cambiamenti. Città, mare o montagna ci cercheremo, parleremo e costruiremo il futuro in cui crediamo.
Grazie Giuditta.

Incontro con Gabriele Danesi, Auser Abitare Solidale



L'incontro, durato 5 ore, è stato un intenso momento di lavoro. Presenti Biagio, Holger, Nicola, Nino: pochi ma buoni. Gabriele ci ha sollecitato a riflettere su tutti i punti critici del nostro progetto di Co-Housing, partendo dalla sua esperienza di attivazione delle più varie forme di coabitazione.
Abbiamo discusso il modello generale di abitare condiviso intenzionale; definito il nostro target e il processo di selezione dei partecipanti; riflettuto sull'approccio organizzativo e gestionale.
Il primo importante messaggio è di non pensare solo ai nostri bisogni più immediati ma di considerare il territorio dove andremo a vivere e come la nostra iniziativa influenzerà e sarà influenzata dall'ambiente sociale circostante.
Noi dobbiamo proporci come generatori di servizi al territorio e utilizzatori di servizi territoriali. In una parola creare vicinato. Piccole e grandi opportunità, basta anche lasciar aperto il cancello del nostro giardino per offrire un servizio.
Abbiamo poi analizzato gli spazi di cui abbiamo bisogno dividendoli tra A) spazi di intimità individuale B) ambienti di relazione tra residenti C) luoghi con ricaduta sociale.
Per ultimo abbiamo tracciato le linee guida di un possibile Business Plan. Come reperire un immobile, forme di finanziamento, gestione ordinaria, partecipazione alle spese etc.
Nei prossimi giorni scriveremo un documento dettagliato che sarà la base di lavoro di futuri incontri che ci coinvolgano tutti.

Grazie Gabriele e grazie a tua moglie Miriam che si è lasciata coinvolgere nel nostro sogno.
Buone vacanze a tutti e tenetevi pronti ad un settembre elettrizzante.

Thursday, July 5, 2018

COHOUSING IDENTITARIO

GRAZIE A TUTTI!
L'incontro di ieri e' stato un successo.
Il video-documentario Abitare Sostenibile ha illustrato con molta efficacia e partecipazione le dinamiche di formazione dei gruppi.

Video
 
Grazie ai relatori per la esaustiva e stimolante discussione che hanno animato:
Massimo Farinella, Isabel Dumont,
Lillo Di Mauro, Gianna Rita Zagaria,  
Giuditta Peliti, Holger Lenz.

 
Grazie al Circolo Mario Mieli che ci ha ospitato.
Un grazie infine a Filisia Giometto di Nuove Risposte
e a tutti i partecipanti.
Assieme realizzeremo il nostro sogno.
 

 

Wednesday, July 4, 2018

AGAPANTO E BANCA ETICA

"C'è un rumore di fondo in città,
un magma che si muove,
che vuole trovare un suo percorso
che renda l'essere un "abitante" della nostra città
più consapevole e più solidale,
più responsabile e più gioioso."

Queste le parole con cui le amiche e gli amici di Banca Etica descrivono il nostro e il loro sogno di un Co-Housing Sociale.

Ne parleremo in un incontro nella sede della Banca il 10 luglio prossimo.


Monday, June 25, 2018

ROMAN HOLIGAY

Primo scambio di visite della Re.T.E. LGBT
Grazie a Johannes e Michele per la visita a Roma.
 

Spero che ricorderete la biciclettata sul Tevere ... il tramonto su Capocotta ... 
il Tritone di piazza Repubblica col pesce in mano ... la caserma dei corazzieri ...
il Gay Village (vuoto prima dell'apertura) ... la Gay Street (piena all'orario di punta).
 
Arrivederci a Bologna o sulle tre Penne !

Friday, June 22, 2018

AUSER ABITARE SOLIDALE

INCONTRO a ROMA con GABRIELE DANESI
Coordinatore progetto Abitare Solidale AUSER
 
 
Di nastri Gabriele Danesi ne ha tagliati parecchi. Piccole e grandi storie di Co-housing.
Lunedi 9 luglio prossimo è a Roma disponibile in mattinata per noi e le nostre domande.
Chi è interessato a partecipare all'incontro contatti il nostro numero 3393021294.


Link
http://www1.auser.it/cosa-facciamo/abitare-dalla-parte-degli-anziani/abitare-solidale/
http://www.abitaresolidaleauser.it/

COMPLEANNO AGAPANTINO


 
Celebriamo AGAPANTO e il compleanno di Nino che ringraziamo per la torta.

L’associazione sta diventando la nostra storia.

Wednesday, June 20, 2018

CO-HOUSING IDENTITARIO

Siamo tutti e tutte (con amici) invitati a 

L’INCONTRO SU
CO-HOUSING IDENTITARIO !!! 

Mercoledì 4 LUGLIO ore 18:30
al CIRCOLO MARIO MIELI
Via Efeso 2A (San Paolo)


Link ai video:
https://www.youtube.com/watch?v=USwDwEbuHAc


Thursday, June 14, 2018

Marco Polo incontra Kublai Khan

Incontro LGBT Italia - Cina (Circolo Mario Mieli - Agedo - Agapanto - Pflag Cina)
Giugno 11, 2018

"Pensavo di essere un emarginato sociale. Ma tutto è cambiato una notte nel 1989."
"In una notte del 1989, il cielo aveva una tonalità viola. All'inizio non mi rendevo conto, ma stavo camminando in un noto posto di incontro tra uomini. Un giovanotto si avvicinò a me, il suo viso tenero come la notte di velluto profondo.
"Mi ha guardato e i nostri occhi si sono incontrati, è stato come se avessimo condiviso un battito del nostro cuore, mi ha chiesto il mio numero di telefono, gliel'ho dato e lui mi ha dato il suo. Pensandoci, eravamo piuttosto coraggiosi. Avevo 35 anni e lui ne aveva 25. In segreto, avevamo stabilito un legame emotivo  Dopo averlo incontrato, sapevo una cosa, ero gay e lo era anche lui.
"Un anno dopo era tutto finito, stava per sposare una donna, non c'era nulla che potessi fare, ma sapevo che il nostro amore sarebbe sopravvissuto nei miei ricordi".
Ah Shan si zittisce, il suo viso arrossisce.

Così comincia l'intervista ad Ah Shan su CGTN, la rete internazionale della televisione cinese CCTV. https://news.cgtn.com/news/3d49444e32557a4d/share.html

Ora Ah Shan ha 64 anni e sta raccogliendo le storie orali di cinesi anziani LGBT.

In Italia il nostro Ah Shan è Andrea Pini, autore di "Quando eravamo froci. Gli omosessuali nell'Italia di una volta". Appena Ah Shan avrà finito il suo lavoro li faremo incontrare.
Siamo già entrati in contatto con lui, dopo molti tentativi andati a vuoto, tramite l'associazione cinese LGBT chiamata PFLAG. È bello sentirsi vicini, cittadini del mondo, grazie ad una comune esperienza di discriminazione.

Dieci giorni fa, inaspettatamente, ricevo un e-mail da PFLAG. Un gruppo di 30 attivisti viene in Italia e sarà a Roma l'11 giugno. Ci sono madri di giovani LGBT, coppie e singoli attivisti gay, una giovane lesbica e Ah Shan!
Guardate una delle loro iniziative nel video "The Love Boat". http://www.abc.net.au/foreign/the-love-boat/9269324?from=timeline&isappinstalled=0

Io sono fuori Roma ma gli amici di Agapanto si mobilitano. Rapidamente organizziamo un incontro al Mieli ospitato da Valerio Colomasi Battaglia con la partecipazione di Roberta Mesiti e dell'Agedo e del nostro presidente Holger Lenz. Presentazioni, domande, foto, abbracci e infine cena assieme al "Peperoncino".

Ora i Cinesi sono in marcia verso Torino dove sfileranno il 16 al Pride con la loro grande bandiera.
A noi resta il bel ricordo di fratellanza e la constatazione che la lotta per diritti e libertà ci unisce, non ci mette gli uni contro gli altri.
GRAZIE A TUTTI I PARTECIPANTI

Friday, May 18, 2018

FESTA DI TESSERAMENTO

   Siamo tutti e tutte (con amici) invitati alla FESTA !!! 
Domenica 27 MAGGIO




Thursday, May 3, 2018

COHOUSING DI SCELTA


Una proposta di vita comunitaria e solidale di anziani LGBT per anziani LGBT e non solo.
 
Il tema anziani LGBT è assente nel movimento e nella politica italiana.

Viviamo la doppia discriminazione: da parte degli anziani in quanto LGBT e, in quanto anziani, da parte della società e persino del movimento. Se le persone LGBT, infatti, cominciano ad essere accettate come giovani o in coppia, noi anziani, specie se single, dobbiamo tornare nella clandestinità, “smettere di essere LGBT”. Inoltre la nostra generazione soffre, ancor più dei giovani, l'isolamento per la separazione dalla famiglia di sangue, per le discriminazioni subite, per la passata difficoltà sociale e legislativa di costituire una unione stabile e riconosciuta, per l'assenza di figli.
 
Nonostante la nostra doppia discriminazione, escludiamo percorsi preferenziali.

Poniamo per noi e per tutti un salto di qualità: l'esigenza di una politica per gli anziani che sia personalizzata e culturalmente sensibile per ognuno e in particolare per persone LGBT.
 
A tal fine, proponiamo il Cohousing di Scelta come un modello innovativo di vita comunitaria e solidale, che tenga unite le famiglie di scelta, la rete di relazioni che ci siamo creati in sostituzione della famiglia di sangue, e che raggiunga le persone isolate e fragili, includendole nella nostra comunità.
 
La proposta cohousing è in linea con la visione attuale del servizio socio-sanitario pubblico, ma il nostro modello ha una differenza sostanziale: l’autogestione propositiva, creativa e inclusiva.
 
L'assistenza pubblica, per vincoli strutturali e legislativi, opera per categorie assistenziali stagne ghettizzanti.

I disabili, i meno abbienti, le persone affette da HIV, i non autosufficienti ricevono assistenza in strutture “dedicate” e segreganti (centri anziani, case famiglia, cohousing sociali, case di riposo, RSA). In queste strutture le persone LGBT sono invisibili, il vissuto individuale scompare.
 
I modelli assistenziali descritti non ci appartengo.
 
Quello che intendiamo costruire è un modello aperto al mondo, grazie al quale continuare ad essere artefici e fruitori delle nostre vite e contribuire al benessere collettivo. Vogliamo continuare a mettere in campo le nostre esperienze professionali e umane per progettare, operare, condividere, creare economia e cultura.

Proponiamo uno spazio collettivo che generi e ospiti attività e progetti in apertura e dialogo col territorio; un comunità vera e propria dove continuare a conseguire la ricerca interiore, il rispetto per l’individuo, i suoi spazi vitali, le sue esigenze e peculiarità, l’amicizia, la gioia, la creatività, il benessere psicofisico, l’aiuto reciproco anche e soprattutto nei momenti di particolare difficoltà.
 
Il nostro modello di Cohousing di Scelta, è basato sulla consapevolezza, la responsabilità individuale, l’adesione ad un progetto comune autogestito, inclusivo, intergenerazionale, per ricchi e poveri, per autosufficienti e non, single e coppie, diverso al suo interno come sono diversi gli amici con cui viviamo e con cui vogliamo continuare a vivere.
 
Proponiamo qualcosa che non esiste, ma destinato a essere riprodotto come modello necessario delle società civili nel prossimo futuro.
 
Per realizzare questo progetto vogliamo costruire una larga alleanza con sindacati e associazioni anziani, col movimento LGBT, coi partiti e le istituzioni nazionali e locali, con le associazioni che si occupano di vivere comunitario e solidale nel mondo etero, col terzo settore, con fondazioni e investitori privati, con le università e i centri di ricerca.
 
Ci proponiamo di lavorare sulle seguenti esigenze:

A)                Avere una sede per interrompere il nomadismo delle nostre attuali attività.
B)                Co-progettare strutture e organizzazione del nostro Cohousing di Scelta assieme al terzo settore.
C)                Sollecitare la creazione di un referente nelle istituzioni locali per il Cohousing di Scelta che collabori con noi nel promuovere questa soluzione.
D)                Promuovere formazione certificata sulle tematiche LGBT per le istituzioni socio-sanitarie, i centri anziani, le RSA del nostro territorio, come avviene in altri paesi europei.
E)                Co-gestire assieme al terzo settore un segretariato sociale per i nostri amici in difficoltà.
F)                 Individuare percorsi che consentano ai titolari di misure di sostegno pubblico (buono casa, assegnazione di alloggio, mantenimento accompagnamento, affido anziani) di spenderle nel nostro progetto.
G)                Elaborare strumenti di procura che consentano la nomina di amministratori di sostegno e di tutori che possano eseguire le nostre volontà in vita e dopo.
H)                Partecipare collettivamente all'assegnazione di immobili destinati al Cohousing.
I)                 Individuare semplificazioni procedurali nei cambi di destinazione d'uso e nelle ristrutturazioni.
J)                 Ottenere accesso al credito studiato per anziani e per iniziative collettive di coabitazione.
K)                Promuovere campagne di fundraising e crowdfunding.
L)                Partecipare a bandi di finanziamento pubblici, privati, UE, per progetti di partecipazione civica e innovazione sociale.
M)               Realizzare progetti di scambio e turismo responsabile con associazioni anziani LGBT, e non solo, di altri paesi, con cui siamo già in contatto.
N)                Promuovere studi e convegni che valorizzino modalità di vita collettiva e solidale e offrano strumenti per il loro successo.